Alexia, la voce potente della eurodance, sull’esclusione dal Festival di Sanremo 2024: un’intervista e le preferenze musicali.

ALEXIA: LA CANTAUTRICE DALLA VOCE POTENTE DELLA EURODANCE

Chi segue la musica italiana conosce sicuramente Alexia, cantautrice e compositrice famosa fin dagli anni Novanta come una delle voci più potenti della eurodance. Affermata anche all’estero, soprattutto in Inghilterra dove diversi suoi singoli si piazzano nella top 10, in carriera Alexia (pseudonimo di Alessia Aquilani), ha venduto 6 milioni di dischi, ha partecipato a 9 edizioni del Festivalbar e a 4 del Festival di Sanremo, che ha vinto nel 2003 con la canzone “Per dire di no”, dopo essere arrivata seconda l’anno precedente con “Dimmi come”.
Ma anche lei, come molti altri colleghi, non è stata ammessa in gara alla nuova edizione del festival e di questo ha parlato tra l’altro in un’intervista nella sezione milanese del Corriere della Sera.

ALEXIA SULL’ESCLUSIONE DAL FESTIVAL DI SANREMO

Alexia così commenta la su esclusione da Sanremo 2024, a nostro parere con molta classe e con non tutti i torti:
“E sono in buona compagnia. Colpiscono di più i nomi degli esclusi di quelli ammessi alla gara. Fare ragionamenti è svilente. Forse non ho ansia da prestazione sui social. La mia priorità è mantenere voce, isico e testa al top ed è faticosissimo.”

Quando dice di essere in buona compagnia, Alexia si riferisce alla lunga lista di esclusi dal festival, che comprende i tenaci ma mai più ammessi Jalisse, Fabio Rovazzi, Ditonellapiaga, Marcella Bella, Gaia, Giusy Ferreri, Achille Lauro, Irene Grandi, Aka7even. Nell’intervista, Alexia parla del suo ultimo disco, un album natalizio in cui come di consueto canta in inglese. Milanese di adozione, 56 anni e mamma di due figlie adolescenti, la cantante si racconta nel privato e nella professione e rivela anche le sue preferenze in fatto di ascolti musicali, che sono eclettici, con una dichiarata preferenza per le grandi signore del blues e del soul:
“I miei capisaldi sono Aretha Franklyn, Sarah Vaughan, Chaka Khan, Ella Fitzgerald, Whitney Houston. Tra le star di oggi, mi piace Beyoncé. Ma oggi ho poco tempo, il mio è un ascolto passivo. E così, grazie alle mie figlie, ,mi ritrovo ad ascolare il kpop coreano, Dua Lipa, Arctic Monkeys, Queen, Radiohead. E poi riscopro gli artisti che vivevo in parallelo, tra la fine degli anni Novanta e il 2005, come Nine Inch Nails e Robbie Williams.”

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