Ema Stokholma: dalla violenza familiare alla rinascita artistica

7 Marzo 2024 12:17 Ema Stokholma sulla famiglia: “Sono una sopravvissuta. So cosa vuol dire essere picchiata in casa”

Ema Stokholma, nome d’arte di Morwenn Moguerou, è una figura poliedrica del mondo dello spettacolo. DJ, conduttrice radiofonica, cantante, attrice e modella, la sua carriera è costellata di successi e impegni che spaziano in diversi campi artistici. In una recente intervista rilasciata a Grazia, ha condiviso i suoi progetti futuri e il desiderio di continuare a crescere e a imparare in ambiti diversi, mantenendo sempre una grande versatilità artistica.

CARICA DI LAVORI E DI PASSIONI

La sua presenza sul grande schermo è stata notata nel film “Un altro Ferragosto” diretto da Paolo Virzì, ma non si tratta dell’unico progetto cinematografico in cui è coinvolta. Ema Stokholma ha infatti recitato anche nella serie “Vita da Carlo 3”, accanto a Carlo Verdone. Tuttavia, il ruolo che la emoziona di più rimane quello di conduttrice radiofonica nel programma “Happy Family”, in onda su Radio 2. Tra i tanti mestieri che ha svolto nella sua vita, dalla cameriera alla cubista, quello che meno le piaceva era quello di modella. Non riusciva a sentirsi a suo agio e a competere con le altre ragazze in materia di fisicità. Questo la ha portata a cercare una professione che la soddisfacesse appieno, fino a scoprire la passione per il mondo della musica e del djing.

UN PASSATO DIFFICILE, MA UNA SOPRAVVIVENZA CON GRINTA

La vita di Ema Stokholma non è stata solo fatta di successi e trionfi professionali, ma è stata segnata anche da un passato doloroso e complicato. Cresciuta senza la presenza del padre, che è andato via poco dopo la sua nascita, ha dovuto affrontare le dure situazioni familiari legate alla madre, affetta da disturbi psichici. In un gesto di coraggio e resilienza, la giovane artista ha deciso di lasciare la Francia per fuggire dai maltrattamenti della madre, ma si è trovata ad affrontare nuove difficoltà una volta giunta a Roma e aver rintracciato il padre. La sua esperienza personale l’ha portata a scrivere un libro, intitolato “Per il mio bene”, in cui ha raccontato la sua storia in modo profondo e toccante.

UN APPELLO PER LA SOLIDARIETA’ E L’AIUTO

Ema Stokholma ha trovato la forza di parlare pubblicamente delle violenze subite durante l’infanzia, che l’hanno segnata profondamente. Il suo messaggio è chiaro e potente, invitando alla sensibilizzazione e all’attenzione verso situazioni familiari difficili e maltrattamenti che coinvolgono i bambini. Essere sopravvissuta a questa condizione le ha dato la determinazione di lottare per i diritti dei più deboli e di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di intervenire in situazioni di disagio familiare. La famiglia per Ema Stokholma non è solo legata dal sangue, ma è composta dalle persone che ha scelto di avere accanto a sé, che le vogliono bene e con cui condivide un legame profondo di affetto e sostegno reciproco.

In conclusione, Ema Stokholma si presenta come una figura determinata, coraggiosa e versatile, capace di trasformare esperienze negative in energia positiva e forza per aiutare gli altri e sensibilizzare sulle tematiche sociali più importanti. La sua storia è un esempio di resilienza e di speranza, che invita tutti a riflettere sull’importanza di un sostegno concreto e di aiuto per chi si trova in situazioni di disagio e difficoltà familiare.

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