Amadeus: “Tema sociale non scorciatoia per Sanremo” – Festival di Sanremo 2024

FESTIVAL DI SANREMO 2024: AMEDEUS COMMENTA LE CANZONI DEI BIG

Dopo gli ascolti in anteprima per la stampa delle canzoni dei 30 Big che gareggeranno al prossimo Festival di Sanremo, come d’abitudine Amadeus ha risposto alle domande, sui brani, dei giornalisti, ribadendo alcuni concetti già espressi in passato e specificandone altri. Il conduttore e direttore artistico, per esempio, ha confermato che “le radio sono il polso del brano che funziona, al di là di tutto il mondo digitale, web etc, ma io non faccio mai una composizione a tavolino, con un certo numero di ballad, e un certo numero di uptempo, ma vado molto a sensazione.

TEMI SOCIALI NELLE CANZONI DI SANREMO

E in questi anni, come dimostra anche la classifica dei singoli del 2023 le canzoni sanremesi hanno avuto una spinta particolare. Quest’anno non sono molte le canzoni a carattere sociale o politico, ce n’è qualcuna esplicita e qualcun’altra che dedica qualche strofa, ma Amadeus ribadisce che il suo giudizio è sulla canzone più che sul tema: “A volte qualcuno pensa che la canzone sociale sia una scorciatoia, c’è chi pensa che così sia più facile arrivare al festival, a me non interessa il tema sociale se non è abbinato al brano forte, solo così funziona, deve esserci una bella canzone. Se è un tema sociale importante ma dopo tre volte che l’ascolti ti stanchi farei un danno a Sanremo e al tema sociale stesso”.

POCHE LE CANZONI SUI TEMI DI GENERE

Questa cosa è valsa anche per due canzoni che hanno al centro temi sociali come quelli di Big Mama e Fiorella Mannoia: “Le due canzoni mi piacevano in quanto canzoni oltre al tema sociale e del bellissimo racconto femminile, ma prima di tutto mi convincevano in quanto canzoni. Io parto dal brano, poi se c’è anche il tema sociale, ben venga, ma non faccio quote di generi e tipologie di canzoni, vado su quello che mi dicono la mia testa e il mio cuore.

COME AMEDEUS SCEGLIE LE CANZONI DEL FESTIVAL

A proposito delle canzoni, Amadeus spiega ancora come si muove nella scelta: “Non ho un disegno, il mio obiettivo era quello di portare l’attualità discografica a Sanremo, fare in modo che le canzoni rispecchino il gusto del pubblico e quindi anche di quello giovane che è cresciuto tantissimo, intercettando il gusto dei ragazzi, che non vuol dire escludere i genitori e i nonni, visto che anche loro possono cantare canzoni che sembravano destinate solo ai giovani, tipo Lazza, Mengoni e Dargen D’Amico”.

AMADEUS HA SPIEGATO CHE QUALCHE CANZONE LA CONSERVA QUANDO SI RENDE CONTO CHE NON È POSSIBILE FARLA ENTRARE NEL SANREMO DELL’ANNO IN CORSO, OPPURE ALCUNE CANZONI LE CHIEDE DIRETTAMENTE AI GRUPPI

“Qualcuno di quest’anno ce l’avevo già dall’anno scorso, li tengo via, senza che loro lo sappiano, ma se c’è un brano che mi piace chiedo se me lo danno, a meno che non vogliano pubblicarlo”. Il direttore artistico, poi spiega che nonostante le polemiche lui non ha mai chiesto a nessuno di cambiare qualche testo: “Non ho mai cambiato il testo di nessuna canzone in questi cinque anni, la canzone per me è un’opera d’arte, è come chiedere a un pittore di cambiare un quadro perché troppo osé, eccessivo, lo trovo un sacrilegio”.

NESSUN EFFETTO MANESKIN SULLE CANZONI DI SANREMO

Nonostante il successo mondiale il conduttore spiega anche come non siano arrivati brani rock da gruppi, quindi non c’è un effetto Maneskin sulle proposte: “Non si presentano gruppi rock à la Maneskin, non ricordo di aver ricevuto band rock a parte gli Omini. Dopo i Maneskin ho pensato che l’anno dopo ne sarebbero arrivati duecento, ma non è quello il loro obiettivo, evidentemente”. Amadeus, poi, ha anche invitato ufficialmente Adriano Celentano: “Sarebbe un sogno averlo!”

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