La 19enne nuda protesta per l’abolizione degli animali nei circhi

MARIA SOFIA FEDERICO E IL SUO BLITZ DI PROTESTA AI MUSEI CAPITOLINI

La 19enne nata a Valmonte, un paese in provincia di Roma, concorrente della sesta edizione de Il Collegio, il docu-reality firmato da Rai2, ha recentemente sorpreso ancora una volta il pubblico. Maria Sofia Federico, nota anche per essere entrata nell’Academy del porno di Rocco Siffredi, si è resa protagonista di un gesto di protesta insolito. La giovane si è spogliata completamente nuda per un blitz di protesta ai Musei Capitolini insieme ad altre due attiviste dell’associazione Ribellione Animale.

IL GESTO DI PROTESTA E LE RIVENDICAZIONI

Le tre attiviste, tra cui la stessa Federico, hanno espresso la loro contrarietà all’utilizzo degli animali non umani nei circhi e negli allevamenti. Le ragazze hanno lanciato finte ragnatele di colore viola sulla Statua equestre di Marco Aurelio, per poi stendersi al pavimento davanti alla scultura in segno di protesta.

Maria Sofia Federico si è denudata completamente davanti alla statua della Lupa. Sul suo corpo, in rosso sgargiante, c’è una scritta: “Milk is murder”, ossia “il latte uccide” e “Legge 106”. La 106 è la legge delega con cui il Parlamento ha dato al governo la possibilità di vietare l’uso degli animali nei circhi, ma non è stata emanato alcun decreto legislativo attuativo. Le ragazze di Ribellione Animale chiedono, pertanto, di rendere effettiva tale legge e di liberare gli animali costretti a esibirsi nei circhi italiani.

LA POSIZIONE DELL’ASSOCIAZIONE RIBELLIONE ANIMALE

Secondo quanto dichiarato dagli attivisti, la situazione nei circhi italiani è estremamente deprecabile. Gli animali sono costretti a subire maltrattamenti e a assumere comportamenti innaturali, il tutto in condizioni estremamente degradanti per la loro dignità e il loro benessere. Ribellione Animale chiede che gli animali vengano liberati e reinseriti nel loro habitat naturale, e denuncia il continuo finanziamento da parte del governo italiano a queste attività circensi, comprese quelle che sfruttano animali non umani.

Maria Sofia Federico ha chiarito la sua posizione nel comunicato dell’associazione, sottolineando che la lotta contro lo sfruttamento animale e la crudeltà verso gli animali non umani è una questione di dignità e rispetto per tutte le creature viventi.

IL SIGNIFICATO DEL BLITZ DI PROTESTA

La scelta di effettuare un blitz di protesta nuda ha suscitato molte reazioni. La Federico ha sottolineato che la statua della Lupa Capitolina è non solo uno dei simboli di Roma, ma anche la metafora perfetta della narrativa che spesso viene raccontata riguardo alla produzione di latte da parte degli animali non umani. La giovane ha manifestato la sua contrarietà all’industria casearia, che sfrutta e uccide gli animali per il profitto umano, contrapponendo questa realtà all’immagine idealizzata della produzione di latte derivata dagli animali felici.

La giovane attivista ha sottolineato anche il paradosso che vede la statua di Marco Aurelio, simbolo del potere, cavalcare un cavallo per affermare il proprio dominio e utilizzare gli animali a proprio piacimento. Federico ha dunque cercato di evidenziare il fatto che, nonostante i secoli passati, la situazione non è cambiata e gli animali continuano a essere sfruttati in varie attività umane, compresi circhi, carrozze, equitazione, cosmesi, moda e alimentazione.

L’INTERVENTO DELLE FORZE DELL’ORDINE

Le Forze dell’Ordine sono intervenute durante il blitz di protesta e hanno fatto rivestire Maria Sofia Federico. La giovane attivista ha tuttavia voluto precisare che il suo gesto aveva come obiettivo quello di denunciare lo sfruttamento e il maltrattamento degli animali non umani, e di sensibilizzare l’opinione pubblica su questa tematica così importante.

CONCLUSIONI

La protesta di Maria Sofia Federico e delle altre attiviste di Ribellione Animale ha certamente destato clamore e ha suscitato un dibattito sulla questione dello sfruttamento degli animali nei circhi e negli allevamenti. Il gesto ha portato l’attenzione sul tema della dignità e del rispetto per gli animali non umani, e ha evidenziato la necessità di adottare misure per porre fine a tali forme di sfruttamento e maltrattamento.

Il blitz di protesta, senza dubbio provocatorio, ha portato alla ribalta una tematica un tempo considerata di nicchia, ma che con il passare del tempo e l’evoluzione delle coscienze sta conquistando sempre più spazio nell’agenda pubblica e politica.

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