I PROBLEMI DEL BRACCIALETTO ELETTRONICO
Jessica Selassié, vincitrice del GF Vip 6, ha recentemente rivelato alcuni dettagli preoccupanti riguardo ai problemi legati al braccialetto elettronico indossato dalla sorella Lulù. Durante un’apparizione nel podcast Seconda Vita condotto da Gabriele Parpiglia, Jessica ha raccontato che le forze dell’ordine sono intervenute a casa per controllare la presenza della sorella, sottolineando così le difficoltà di vivere sotto sorveglianza.
CONDANNA E CONSEGUENZE
Lulù Selassié, 27 anni, è stata condannata per stalking nei confronti dell’ex fidanzato Manuel Bortuzzo, ricevendo una pena di 1 anno e 8 mesi, sospesa. Fin da quando Manuel la denunciò cinque mesi fa, Le è stato imposto l’uso del braccialetto elettronico, un dispositivo di monitoraggio che ha suscitato non poche complicazioni.
UNA SITUAZIONE COMPLICATA
Jessica non ha esitato a condividere i dettagli di questa difficile situazione. “Se il braccialetto elettronico di mia sorella funzionava? Non sempre, qualche volta suonava senza motivo,” ha affermato. Inoltre, ha raccontato di come, in diverse occasioni, gli agenti di polizia si siano presentati a casa per verificare la presenza di Lulù. “Anche quando noi non c’eravamo,” ha aggiunto, evidenziando il caos che ha generato la situazione.
INTERVENTI SORPRENDENTI
Jessica prosegue narrando che le pattuglie sono arrivate anche quando le sorelle non si trovavano a Roma. “Da settembre ci siamo trasferite a Milano,” ha spiegato, rendendo chiaro che la loro situazione abitativa è cambiata, ma i problemi legati al braccialetto sono rimasti. “Due volte, anche nell’estate passata, noi non eravamo a casa a Roma, ma Lulù aveva addosso il braccialetto. Gli agenti hanno detto: ‘A noi risulta che non funziona bene il braccialetto, volevamo capire dove si trovasse lei,’” ha proseguito.
UN MONDO DI OSTRACISMO
Oltre ai problemi legati alla sorveglianza, Jessica ha parlato della complicata situazione professionale che lei e la sorella Clarissa, che sta per compiere 22 anni, stanno affrontando. “Come mai non ci vogliono ospitare in tv per parlare? Noi ce lo siamo spiegato dicendo che, o siamo personaggi troppo trash, troppo Mediaset,” ha dichiarato Jessica, suggerendo che la condanna di Lulù potrebbe aver contribuito a un ostracismo nei loro confronti.
L’IMPATTO SULLE LORO VITE
La condanna di Lulù ha avuto ripercussioni significative non solo sulla sua vita ma anche su quelle delle sorelle. Jessica ha parlato delle difficoltà nel chiudere contratti e apparire in eventi, affermando che “la situazione è peggiorata da dicembre”. La pesantezza della denuncia di stalking ha avuto un impatto profondo sulle loro opportunità lavorative.
RIFLESSIONI FINALE
La testimonianza di Jessica Selassié mette in luce le complicazioni e le sfide che una situazione di questo tipo può comportare per la vita di una giovane donna, ma anche delle persone che la circondano. Mentre Lulù continua a lottare con le conseguenze delle sue azioni, le sorelle devono affrontare un panorama sociale e professionale che sembra essere sfavorevole.
In un mondo dove i media hanno il potere di costruire o distruggere la reputazione di una persona, la storia delle Selassié invita a riflettere sull’effetto duraturo delle scelte individuali e sull’importanza del supporto familiare.
Questo articolo, intitolato ”Si è presentata la polizia a casa per controllare che ci fosse Lulù”: Jessica Selassié parla dei problemi col braccialetto elettronico della sorella, è disponibile su Gossip.it, dove è possibile approfondire ulteriormente.