Isabella Ferrari: tra violenze, rimpianti e nuove sfide – Intervista emozionante e sincera

Isabella Ferrari: “Ho imparato a riconoscere il male con l’analisi”

Isabella Ferrari è tra le protagoniste di “Confidenza”, il film di Daniele Luchetti tratto dal romanzo di Domenico Starnone, che sarà in sala a partire dal 24 aprile. In questo nuovo ruolo, l’attrice interpreta il personaggio di Tilde, direttrice di una casa editrice che incredibilmente si trova a intrecciare il suo percorso con quello del professor interpretato da Elio Germano.

### UNA VITA INTENSA

Nell’intervista rilasciata al Corriere della Sera, Isabella Ferrari si apre con sincerità sulle sfide che ha dovuto affrontare. L’attrice rivela di aver iniziato a lavorare molto presto, senza vivere un’adolescenza e con una vita adulta intensa alle spalle. Amori felici e tormentati hanno caratterizzato il suo cammino, ma ora sembra essere in una fase di maggiore sicurezza: “Ho cominciato a lavorare troppo presto, ho avuto una vita intensa, ho sofferto molto, perché sono passata dall’infanzia alla vita adulta senza essere stata adolescente. Amori felici e turbolenti…Ora ho meno paure”.

### RAPPORTO CON GLI UOMINI

Isabella Ferrari non nasconde nemmeno i momenti difficili che ha vissuto nel campo sentimentale. Racconta di come Daniele Luchetti l’abbia scelta per il ruolo in “Confidenza” convinto di poter lavorare su aspetti ancora inesplorati della sua personalità. La vulnerabilità e la forza, la conquista e il rifiuto, sono elementi che parlano anche dalla sua vita privata: “È tutto un compromesso, la vita, la coppia. Quanto puoi essere sempre veramente sincero? Una coppia deve avere i segreti che la fanno sopravvivere. Daniele Luchetti mi ha detto: vorrei lavorare con te per quello che non hai fatto. Cercava dei buchi, nella mia testa chissà cosa ha trovato. Avevo voglia di lavorare con lui. Ha sempre un cambio di direzione, una improvvisazione costante. Non sei mai al sicuro, ho sofferto un po’, perché io voglio sempre avere il controllo di tutto, e rischio di essere ingombrante.”

### MOMENTI DI SOFFERENZA

Nella narrazione di “Confidenza” emerge un episodio di rifiuto simile a quanto Isabella Ferrari ha vissuto nella sua vita reale. Ammette di essere stata innamorata di un ragazzo in passato, ma di aver ricevuto una critica che ha lasciato un segno indelebile: “Ero innamorata di un ragazzo che non era per me. Ero giovanissima, bella, piena di brufoletti. E a Los Angeles un ragazzo francese mi disse: dovresti cambiare profumo. Se lo cambiai? Assolutamente no”. Isabella Ferrari rivela anche di aver subito violenze da parte di un uomo, ma questa esperienza l’ha portata a una maggiore consapevolezza: “È capitato. Se ti succede una volta non ci ricaschi. L’analisi mi ha aiutato a riconoscere il male”.

### I RIMPIANTI E I NUOVI RUOLI

Molti sono i momenti della vita di Isabella Ferrari che si riflettono nei suoi ruoli sul grande schermo. L’attrice rivela di aver avuto il rimpianto di aver lasciato presto la scuola e di affrontare diverse sfide nel mondo cinematografico: “Ho avuto il rimpianto di aver lasciato presto la scuola. Faccio talmente fatica a nascondere la mia ignoranza che non ho mai nascosto la mia età. Ma i rimpianti sono la nostra storia, è come le sliding doors: delle cose sono successe perché hai aperto delle porte, e altre porte si sono chiuse”. Attualmente, Isabella Ferrari si trova a un punto di svolta nella sua carriera, in cerca di ruoli più significativi e meno legati alla seduzione: “Verso i 50, ero stanca dei ruoli da seduttrice, c’era poca immaginazione verso di me. Faccio tante cose e la seduzione non mi interessa proprio. Per fortuna mi arrivano ruoli più corposi, una madre ex alcolizzata in un crime story, a teatro sono una madre abbandonata.”

Isabella Ferrari si conferma una donna forte, consapevole delle proprie esperienze e pronta a raccontarle con sincerità e coraggio. Il suo impegno e la sua autenticità traspaiono sia sul grande schermo che nella vita di tutti i giorni, rendendola un’artista unica nel panorama cinematografico italiano.

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