Condannato l’ex fidanzato di Francesca De André a tre anni e tre mesi

FRANCESCA DE ANDRÉ: L’EX FIDANZATO CONDANNATO A TRE ANNI E TRE MESI

E’ stato condannato a tre anni e tre mesi l’ex fidanzato di Francesca De André, Giorgio Tambellini. L’uomo è accusato di maltrattamenti in famiglia e lesioni aggravate. La sentenza è stata emessa dal tribunale di Lucca a quasi un anno dall’apertura del processo.

DENUNCIA E RACCONTO DRAMMATICO

La denuncia è stata fatta dalla nipote del celebre cantautore dopo i fatti che risalgono all’aprile 2022 quando vivevano insieme in un appartamento in provincia di Lucca. La vicina di casa della De André, come lei stessa ha raccontato, le ha salvato la vita. E’ stata lei a chiamare i soccorsi vedendo la nipote del celebre cantautore a terra con il volto tumefatto. A seguito dei fatti, era scattato un divieto di avvicinamento da parte dell’ex fidanzato.

Francesca in seguito è stata ricoverata in ospedale in seguito ad un trauma cranico. Questo il drammatico racconto della nipote di Faber:

“Mi ha colpito, picchiato anche mentre ero a terra incosciente. Non appena ho ripreso i sensi, la mia vicina di casa, che aveva sentito le urla, mi ha salvato: mi ha portato da lei e, spaventata, ha chiamato Carabinieri e ambulanza. Ma anche lui li aveva chiamati, per coprirsi le spalle. Il comandante Massimiliano De Luca, al quale devo tutto, ha capito immediatamente la situazione. In quel momento è successo il delirio. Lui è scappato da dietro casa, nel bosco, portando con sé il mio cellulare dove c’erano le prove di altre aggressioni.”

“Sono finita in ospedale in codice rosso. Dapprima mi hanno diagnosticato venti giorni di prognosi: e questo è stato un dramma, perché sotto i ventuno giorni lui non lo potevano trattenere in custodia. La Tac alla testa, però, ha evidenziato un trauma cranico, e poi c’era il corpo completamente tumefatto. Ero irriconoscibile. I capi di accusa sono così aumentati e spero che la legge lo spedisca diritto diritto in carcere, dove gli auguro il peggio. Perché uomini così la devono pagare!”

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